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CAMINITO - UNA CASA AUTONOMA PER UN VILLAGGIO AUTOSUFFICIENTE A TENERIFE

CAMINITO - UNA CASA AUTONOMA PER UN VILLAGGIO AUTOSUFFICIENTE A TENERIFE
  • Anno 2000- 2002
  • Luogo e Area Climatica ITER, Istituto Tecnologico y Energias Renovables S.A. Poligono Industrial de Granadilla, E 38611 Granadilla de Abona, Santa Cruz de Tenerife, isola delle Canarie - Spagna, Lat. 28°46’ N - clima caldo secco
  • Progetto Architettonico: SERGIO LOS & NATASHA PULITZER

  • Collaborazione in fase esecutiva: SYNERGIA progetti: C. CALDERONI, P. BERTOTTI; DDLL: N. PULITZER; Strutture: F. ZAUPA, Istituto di Scienze delle Costruzioni, Università di Padova, studio SIGE di Vicenza; impianti ITS:studio TiFS di Padova; impianti Elettrici: F.FANTINATO, Bassano del Grappa; Consulenti: R. ZECCHIN e R. CALDON, Università di Padova.

  • Incarico per la progettazione esecutiva e DDLL a seguito del II° PREMIO per il progetto sviluppato nell'ambito di un Master promosso dall'Ordine degli architetti di Treviso presentato al CONCURSO INTERNACIONAL 25 VIVIENDAS BIOCLIMATICAS – 1996. Dati di progetto: Superficie del lotto: 500 mq; Superficie utile: 120 mq con 3-4 camere da letto; budget 400.000,00. Docenti: S. Los & N. Pulitzer; partecipanti al Master: A. Bertazzon, C.Boghetto, E. Cozza, S. Lot, A. Miotto, S. Pandolfo;
    Il progetto, destinato all'area sperimentale dell'ITER, laboratorio situato nella zona sud dell'isola di Tenerife, rappresenta una risposta al duplice obiettivo: di proporre una architettura in grado di interpretare l'identità del luogo e utilizzare fonti di energia rinnovabili (eolico, solare, dissalazione dell'acqua del mare).

    Esso viene sviluppato come variazione di un progetto per edifici e sistemi insediativi adatti al particolare clima della costa sud orientale di Tenerife, e situati in una delle vallette formatesi per l'acqua che dal Monte Taide scende al mare, attualmente quasi disabitate per il forte vento che soffia da est. Il progetto è stato affrontato a livello multi scala estendendo il controllo del miroclima entro l'edificio all'intero lotto e allo spazio comune pedonale che costituisce anche l'architettura civica dell'intervento. Di tale progetto si possono vedere le variazioni planimetriche del modello tipologico proposto per renderlo congruente con le particolari condizioni orografiche e di orientazione del sito. L'edificio realizzato risulta infatti deformato per adeguarsi alla nuova localizzazione decisa dall'ITER in fase esecutiva.
    L'elemento compositivo da disporre nel tracciato di pianta è un muro con pilastri che interessa l'intero lotto per sostenere vari tipi di schermi e proteggere dal vento e dal sole sia l'interno che l'esterno. Questo muro "merlato", evoca le pergole e le "limonare" presenti nel clima ventoso del Garda a Limone, ed è un elemento per marcare il paesaggio, comune sia all'agricoltura che all'architettura. Il tetto formato da due falde separate da un canale consente di illuminare gli spazi centrali; percorso dal vento che scorre nella medesima direzione, questo canale opera per effetto Venturi come un estrattore dell'aria dei bagni e della cucina. Estendendosi da un lato all'altro del lotto, il tetto definisce un complesso di spazi intermedi volti a graduare l'interazione tra aperto e chiuso e li protegge dal sole e dal vento. Per rispondere a uno dei requisiti del bando, quello di esemplificare un sistema autosufficiente, il progetto descrive con un grafico i livelli di autonomia che ciascuno degli otto componenti che compongono il sistema riesce a raggiungere (nella casa, nell'ITER, nell'Isola). Quindi, avendo ottimizzazato il profilo di utenza, i relativi fabbisogni e selezionato i dispositivi corrispondenti ai componenti, viene mostrata in una sezione schematica la loro localizzazione e vani tecnici per il monitoraggio: i collettori solari termici e fotovoltaici sulle falde di copertura – alimentano: i primi le utenze termiche (acqua sanitaria ed elettrodomestici) con una vasca di accumulo nel sottotetto, gli altri, con batterie di accumulo localizzate sul lato nord della casa, l'energia elettrica necessaria a coprire un consumo domestico previsto di 500 W/giorno, l'esubero di energia richiesta deriva dalle pale eoliche dell'ITER. L'acqua viene in parte riciclata nei sanitali in parte, come i rifiuti organici, utilizzata per l'orto. Per ridurre il consumo di energia elettrica necessaria per l'alimentazione del frigo (l'apparecchiatura che risultava la maggiore consumatrice di energia elettrica.), era stata prevista la dotazione di una cantina per la conservazione dei cibi.