Per il concetto di progetto latente: Progetti per il centro storico di Bassano del Grappa
Per il concetto spazi civici situati: progetto Recupero e riqualificazione della piazza Roma a Carbonia e Insediamento universitario di via Torino a Mestre
COMPARTO EX LICEO CLASSICO PIAZZA DELLA PIETROSA E VALLE DELLA PIETROSA, LANCIANO
- Anno 1987
- Luogo e Area Climatica Piazza e Valle della Pietrosa, Lanciano, provincia di Chieti, Regione Lat. 42° 13’ N – clima temperato di co-stiera
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Progetto Architettonico: SERGIO LOS;
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Collaborazioni: SYNERGIA NATASHA PULITZER, MAURIZIO TREVISAN, SOPHIA LOS, ROBERTO GROSSA
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Il progetto di Lanciano applica a un centro storico di antica formazione il metodo, già sperimentato della grammatica tipologica. Le tavole presentate mostrano a livello multi-scala i diversi tipi riferiti quindi alla scala di edificio, di strada o piazza, del sistema insediativo. Gli edifici progettati sviluppano il concetto di tipo situato ai quattro livelli tipologici, sia rispetto al luogo urbano specifico, che rispetto alla regione culturale. Essi provengono da un repertorio tipologico formato da configurazioni architettoniche nelle quali i contenuti ambientali, costruttivi, distributivi e formali specificano attraverso il disegno, il rapporto con il luogo di involucri edilizi, strutture e l'organizzazione spaziale. Un progetto, dunque, basato su un regionalismo critico sensibile ai modelli formali esistenti, una selezioni di tipi situati riconoscibili nella città come: tipo 1b-edificio (ex Liceo) con piazza centrale e alberi; tipo 2b portici su via F. Filzi strada dalla quale si accede al parcheggio seminterrato sotto Piazza Pietrosa; tipo 2b e 3b edifici su Piazza Pietrosa con l'arena al centro; tipo 4b edificio adagiato nella valletta della Pietrosa accessibile dal parco con funzione ancora di parcheggio, di terminal delle corriere e sede del Museo della Città; edificio-ponte sulla valletta della Pietrosa, che collega, arrivando da via S. Spaventa, gli insediamenti più antichi della città ottocentesca e, attraverso il viale delle Rose e la via del Mancino, la nuova zona di espansione a sud-est della città. Avendo identificato il progetto latente della città, abbiamo prefigurato un modello urbano riconoscibile e realizzabile nei tempi lunghi.
Le proposte formulate non sono progetti singolari, riferiti alla irripetibile individualità di questi luoghi, ma si riferiscono alla loro tipicità, e a ciò che essi condividono con altri analoghi luoghi. Anche per i tipi di strada o piazza si è proceduto allo stesso modo. Il grande edificio-ponte ripete quello che già nel XVI secolo aveva risolto il problema urbanistico di superare la valle per intergrare una nuova parte della città, ma questo tipo, questa architettura del viadotto, si trova anche a Firenze, Londra, Parigi, ecc. L'architettura di questo edificio-ponte raffigura un acquedotto romano, il modo referenziale usato è la esemplificazione, esso infatti esemplifica un'altra architettura. Anche le piazze-tipo presentano riferimenti a situazioni tipiche che esemplificano quelle di Lanciano.
La città come complesso di parti formalmente definite costituisce un ulteriore tipo, è proprio questa sua tipicità che ne consente lo studio, la interpretazione. Il sistema reticolare di spazi urbani, ossia l'architettura civica, l'insieme degli isolati, formano un tessuto tipo, quello che chiamiamo progetto latente della città, che si nasconde e che gli interventi più recenti non hanno saputo o voluto vedere fino a renderlo invisibile. Noi non mostriamo la città del futuro ma una figura verso la quale tendere con gli interventi futuri. La città-tipo che Lanciano esemplifica può essere perseguita in tempi lunghi, purchè i vari interventi procedano coerentemente con questo progetto complessivo.