“BARI COSTA SUD” - RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA COSTIERA E PERIFERICA A SUD EST DELLA CITTA'
Concorso internazionale di idee
- Anno 2018
- Luogo e Area Climatica Costa Sud Bari - Lat. 41°07’ nord , alt. 5 m s.d.m - gg 1.185 – zona climatica C - clima temperato caldo
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Giuseppe (Pippo) Berardi - arch.
Sergio Los - prof. arch. – Università di Architettura Iuav Venezia
Natasha F. Pulitzer – arch. - Synergia progetti
Stefano Serafini; filosofo, research director, International Society of Biourbanism
Fabrizio Vescovo prof. arch. Università la Sapienza
Tatjana Capuder Vidmar, Christiaan Zandstra -
BARI - CITTÀ DEGLI ARGONAUTI
Abbiamo colto l'opportunità del concorso per presentare il nostro progetto nel contesto di una composizione di architettura civica, ritenendo il solo progetto urbanistico un dispositivo insufficiente a realizzare il compito prospettato dal concorso stesso.
La frammentazione sociale e fisica, la disconnessione interna, nei confronti del mare e della città, e la crisi produttiva, che sono altrettanti elementi di fragilità di fronte ai mutamenti globali che investono l'ecologia come l'economia, ci hanno portato a immaginare una comunità che nell'abitare lo spazio della Costa Sud di Bari abbia – essendo aiutata dal progetto - abbia la capacità di configurare una città intelligente che al contempo costruisce e guida se stessa, ispirata da una sapienza biourbanistica e dalla speranza di resistere alla distruzione dell'oikos comune: lo sfacelo ecologico, la dissipazione della politica, e l'economia come spinta centrifuga. Gli abitanti, che sono l'"equipaggio" nel senso narrativo argonautico della tradizione mediterranea, dovrebbero aiutare i "passeggeri cittadini" a costruire progressivamente la struttura e a farla pure funzionare senza interrompere la costruzione che inizia a intrecciarsi alle prime attività di manutenzione. Diversamente dai moderni clienti inurbati che comprano o affittano città già costruite, i futuri cittadini, abitanti della nuova città, partecipano dall'interno al disegno e alla gestione comune, quindi ai mezzi e ai fini civici.
Il nucleo del progetto proposto in questo testo architettonico, riprende la rete di spazi urbani (le albertiane 'stanze a cielo aperto') come 'architettura civica' caratteristica delle compatte città mediterranee, quel sistema di piazze e strade che rappresentano la struttura portante, comunicante, essenziale a generare la stabilità di una comunità civica discutente.
Il modello topologico caratterizzato dagli isolati della città compatta realizza una rete orientata che consente sia di garantire la qualità ambientale del microclima esterno, riducendo il fabbisogno di energia degli edifici che può beneficiare di una climatizzazione naturale, variabile nelle diverse stagioni. Tale città auto-sussistente è dunque comunitaria, durevole e generatrice di cultura e sicurezza.