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CONCORSO DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE “IPOTESI DI SVILUPPO DEL COMPLESSO FIERISTICO NELL’AMBITO D’UNA PROPOSTA ORGANICA DI REVISIONE FORMALE E FUNZIONALE DELL’INTERO QUARTIERE”

CONCORSO DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE “IPOTESI DI SVILUPPO DEL COMPLESSO FIERISTICO NELL’AMBITO D’UNA PROPOSTA ORGANICA DI REVISIONE FORMALE E FUNZIONALE DELL’INTERO QUARTIERE”
  • Anno 1998
  • Luogo e Area Climatica Vicenza Lat.45° 33’ N clima temperato continentale
  • Progetto Architettonico: SERGIO LOS; Consulenza: DEAN HAWKES, JAIME LOPEZ DE ASIAN, ARRIGO AMADUZZI, VITTORINO MAULE, PIERO PRONI;

  • Consulenza: DEAN HAWKES, JAIME LOPEZ DE ASIAN, ARRIGO AMADUZZI, VITTORINO MAULE, PIERO PRONI; Gruppo di Progettazione: SYNERGIA progetti, progettazione e coordinamento: NATASHA F. PULITZER altri: M.Faggian, P.Salotto, T.Sartor; D.Scanavacca, C.Petarlin, K.Lorenzoni, M.Dissegna: Collaborazioni: DIEGO PANETTI, Gianfranco Rigato, Maurizio Lo Monaco – Mestre.

  • La proposta sviluppata per il progetto di concorso volto a riqualificare gli spazi della Fiera di Vicenza, prevede la progressiva sostituzione delle attuali costruzioni con una soluzione che vede il piano principale al primo piano dove si arriva con la macchina e con le macchine richieste dagli allestimenti, dove si trova le rete principale dei percorsi che presenta il massimo numero di visitatori e sarebbe necessario, per raggiungere alcune sale al piano terreno, scendere e poi risalire. In tal caso gli espositori capirebbero che non è il piano terreno ciò che desiderano ma proprio la rete primaria. Il progetto indica la necessità di riportare il sistema a processi di formazione (il processo di crescita per fasi formulato) e funzionamento (l'intreccio delle due reti dei visitatori e degli operatori) appropriati. Come si può vedere dalle varie fasi indicate nei disegni di progetto la maggiore produttività di volta in volta acquisita è in grado di pagare i costi di trasformazione.

    Abbiamo quindi deciso di progettare due reti complete, alimentate da un sistema di connessioni disponibile ovunque e con servizi direttamente accessibili (compresi quelli veicolari), che godono di vantaggi equivalenti. Questa idea ha consentito di rendere opportunità da cogliere i vincoli dovuti all'area troppo piccola, perché è proprio la densità che giustifica questa soluzione compatta. Una rete parziale al primo piano o al piano terreno non sarebbe stata infatti proponibile. L'architettura proposta non rinuncia alla spettacolarità del complesso fieristico, resta infatti un'architettura figurativa e tematica. L'immagine delle tende, che il tetto in legno offre a chi giunge dal vicino cavalcavia o dall'elicottero, ricorda quelle fiere civiche che erano appunto i mercati, mentre la struttura ad alta connettività delle reti progettate evoca i chips dei calcolatori elettronici. Ai lati due mura merlate evocano le tante città murate che si uniscono a Vicenza per celebrare una durata capace di offrire tuttora al turismo che accompagna gli eventi fieristici, e non solo quelli, potenzialità culturali assai ricche. Nelle strutture progettate è prevista la presenza di ampi spazi esterni protetti e superfici da affittare come aree pubblicitarie, procurando alla Fiera ulteriori fonti di finanziamento. Il progetto dedica particolare attenzione alla qualità ambientale del nuovo sistema considerando prioritario il benessere di operatori e visitatori compresa la leggibilità degli spazi che orienta mediante indicazioni cromatiche tutti gli utenti.