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PHOEBUS - LABORATORIO DI RICERCA E COLLAUDI DI APPARECCHIATURE PER L'UTILIZZAZIONE DELL'ENERGIA SOLARE

Progetto esecutivo, aggiornato nel 1988 per CONPHOEBU (ENEL)

PHOEBUS - LABORATORIO DI RICERCA E COLLAUDI DI APPARECCHIATURE PER L'UTILIZZAZIONE DELL'ENERGIA SOLARE
  • Anno 1979
  • Luogo e Area Climatica Alfio Galatà. CONPHOEBUS s.c.r.l. - Zona Industriale, Passo Martino 95030 Catania, Sicilia, lat 37°30’ N clima temperato caldo
  • Progetto Architettonico: SERGIO LOS

  • Collaborazioni: NATASHA PULITZER, A. TRESCA di SYNERGIA progetti; Consulenze: R. ZECCHIN, L. AGNOLETTO, P.F. BRUNELLO

  • Il programma dell'incarico prevede la costruzione di un edificio per uffici, di una Hall tecnologica, e di un campo prove. Esiste già un permesso di costruzione con volumetrie definite e non è possibile modificarle. Il volume uffici viene articolato in quattro blocchi divisi da un corridoio col proposito di sperimentare direttamente su ambienti abitati le condizioni di benessere rispetto al montaggio di componenti, primariamente architettonici e quindi impiantistici, quattro diversi processi di climatizzazione naturale adatti per un aree a clima temperato prevalentemente caldo.
    Il primo blocco è un edificio di riferimento, normale perciò conforme alla legge 373 in vigore in quegli anni; gli altri tre blocchi sperimentano di volta in volta varie strategie di climatizzazione, offerte anche a progettisti esterni. Tra coloro che hanno montato componenti per effettuare sperimentazioni con queste infrastrutture, l'architetto inglese Michael Hopkins. I "brise soleil" sperimentano l'uso di componenti in GRC (Glass Reinforced Concrete).

    I caratteri dell'edificio: nello schema sono evidenziate le caratteristiche morfologiche, costruttive, organizzative e ambientali (compattezza e orientamento) dell'edificio.
    Impianto edilizio: l'edificio è costituito da 2 parti principali: una hall tecnologica (il capannone) a doppia altezza e un blocco di laboratori-uffici su due piani, con piano terra parzialmente porticato; Il blocco dei laboratori-uffici che è a sua volta diviso in 4 moduli indipendenti e comunicanti, ogni modulo sperimenta componenti d'involucro bio-climatici (climatizzazione e illuminazione naturali), per un clima mediterraneo.
    Doppio involucro: il progetto rappresenta uno dei primi esempi di applicazione del doppio involucro che consente di separare la funzione di accumulo da quella di captazione. In questo modo l'ambiente interno è stato reso relativamente indipendente dalle variazioni climatiche esterne, in particolare - la compattezza dell'intero edificio è resa variabile collegando e separando i 4 moduli in rapporto alle mutevoli condizioni climatiche; la massa dell'edificio è resa variabile aprendo o chiudendo un contro-soffitto mobile, l'abitante decide quando è utile usare la massa interna dell'edificio per climatizzare.
    Componenti solari passive: ai 4 moduli dell'impianto edilizio corrispondono altrettante modalità di utilizzazione dell'energia solare, 3 passivi e uno attivo. Il piano di copertura, piano per accogliere i collettori solari, è ricoperto con ghiaino bianco che, nel periodo estivo, viene irrorato con acqua per conseguire un sistema di raffrescamento evaporativo e schermare la radiazione solare