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ALCYONE, FABBRICA DI CERAMICA

ALCYONE, FABBRICA DI CERAMICA
  • Anno 1966-1967
  • Luogo e Area Climatica SS Marosticana, loc. Marsan - Marostica – Vicenza - Lat. 45°45’ nord – clima temperato continentale
  • Progetto Architettonico: SERGIO LOS;

  • Collaborazioni: Strutture: Sebastiano Petucco

    Fotografie: ITALO MANCUSO (1967), PIETRO LOS (2007)

  • La costruzione dell'"Alcyone", uno dei primi edifici realizzati da Sergio Los, è stata progettata per Gigi Carron, un artista, suo carissimo amico (pittore, scultore, ceramista, ecc.), che gli ha commissionato il progetto della fabbrica con l'annesso negozio. Esso esemplifica quello che sarebbe poi diventata una parte del PRG di Marostica del 1968-69. Un piano elaborato per tipologie di segmenti di spazio urbano, o di architettura civica.

    L'edificio è stato pensato, come parte della strada commerciale che collega Marostica a Bassano, una facciata laterale visibile già in lontananza da chi procede in macchina, come i cartelloni pubblicitari. È il profilo dei due fianchi a richiamare l'attenzione, le fasce bianche e nere determinate dall'alternarsi di setti murari e finestre verticali, sia di giorno che di notte, tagliate contro il cielo dalla sagoma dei tetti. A chi sosta sotto il portico, riparato dal sole e dalla pioggia, si aprono ampie vetrine di esposizione attraverso le quali non si mostrano soltanto i prodotti ma anche l'intero laboratorio e le varie lavorazioni degli artigiani. Muri longitudinali, attrezzati a depositi, rappresentano la struttura compositiva fondamentale; una rampa interna consente di collegare i due piani anche con carrelli.

    PROGRAMMA: CONTESTO, una strada in via di progressiva trasformazione in strada commerciale che unisce Marostica a Bassano del Grappa, con edifici visibili dall'auto in movimento quindi di lato. UTENTE: un amico artista che intende promuovere l'attività artigiana e vendere non tanto l'oggetto ma l'esperienza della produzione infatti attraverso le vetrine si mostrano non solo i prodotti ma anche le varie fasi della loro produzione.
    PROGETTO: SISTEMA, L'edificio mostra i contenuti ambientali mediante la compattezza dell'impianto per la climatizzazione e l'articolazione dei tetti per illuminare le varie parti dell'interno, il taglio verticale delle finestre e le superfici bianche dell'interno diffondono la luce naturale adatta a un'attività, la modellazione e la pittura di prodotti ceramici, che ne ha particolare bisogno. Le aperture realizzano il vedere dall'esterno e dall'interno che è stato studiato in riferimento al paesaggio e alle operazioni istituzionali.

    I contenuti organizzativi sono disposti seguendo il naturale processo artigianale che costituisce lo schema di organizzazione del sistema, consistente nel produrre e vendere gli oggetti fabbricati a mano come si può vedere dalla pianta e dalle sezioni. COSTRUZIONE, L'immagine complessiva dell'edificio intende comunicare contenuti formali evocativi di laboratorio, portico, campagna, apparire tradizionale, non moderno, ma non copia di edifici preesistenti, sotto le colline, lati molto visibili per contrasto diurno e notturno.
    Il sistema compositivo, del sistema architettura adottato, è in formazione, si fonda sui muri paralleli, come ordito, e sui ritmi determinati da aperture che rendono il muro qualcosa che sta tra muro e pilastro, formando un gioco di equivalenze figura sfondo. Le travi trasversali che collegano i muri e portano solai e tetti, sono la trama della costruzione. Il sistema compositivo non è ancora decisamente regionale ma la sua intenzionalità concettuale tende al riferimento, non astrazione e non estetica.