SISTEMAZIONE DELLA PIAZZA
Progetto bioclimatico di un edificio bancario e degli spazi pubblici adiacenti
- Anno 1980-1985
- Luogo e Area Climatica Piazza del Mercato, Brendola, Vicenza, Regione Veneto - Lat. 45° 47’- Clima Temperato Continentale
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Progetto Architettonico: SERGIO LOS
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collaborazione: GIUSEPPE CASTAGNARO,Brendola ; ANTONIO TRESCA e DDLL SERGIO BONTORIN di SYNERGIA; Strutture: ENZO SIVIERO, IUAV, PINO COLBERTALDO Studio SETA; Impianti: ROBERTO ZECCHIN, Università di Padova e Studio SIPER; arredi MOLTENI di Milano; Saggio fotografico: GABRIELE BASILICO
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Il concorso che porta all'incarico di realizzare questa Banca a Brendola nell'alto vicentino con l'adiacente architettura civica è un'opportunità interessante per proporre alla città un proget-to bioclimatico multi-scala che esemplifica un processo progettuale codificato, evidenziato nell'acclusa pubblicazione. La rotazione della banca sulla diagonale del lotto, per orientarla a sud, comporta una direzione est-ovest che, rispetto alla geometria dei preesistenti edifici e spazi, prefigura un asse di simmetria su cui si imposta una direzione nord-sud (simmetrica ri-spetto alla banca e diagonale ai preesistenti edifici) che distingue mediante la costruzione di arredi ludici l'area pedonale da quella veicolare. Sull'asse di simmetria viene realizzato un viale prospettico che conduce a una fontana (progettata ma non realizzata). Il progetto della nuova Cassa Rurale implica e produce il contesto urbano in cui si dispone, migliorando la potenzialità abitativa/insediativa del sito.
L'architettura non esiste, esistono opere architettoniche, individui architettonici che noi inter-pretiamo assumendoli come simboli del sistema architettura. Ma allora l'architettura, divenu-ta supporto di conoscenza e riflessione, può fare molte cose per forma: essa può climatizzare e illuminare, può organizzare le attività istituzionali della banca, può predisporre condizioni di sicurezza, può mostrare la propria identità, ecc. e soprattutto può comunicare queste enazioni rendendole eloquenti piuttosto che meramente strumentali. Alla funzioni l'architettura può sostituire i riferimenti, che rendono i suoi abitanti consapevoli della vita che vi svolgono e del suo mondo. Essa mostra una interessante, poco nota, qualità ambientale sia nel microclima esterno che negli spazi interni, integrandosi con le innovazioni impiantistiche (pompa di calore estate/inverno) dopo averne ridotto al minimo il fabbisogno. Particolare attenzione è stata rivolta alle potenzialità di una illuminazione naturale acquisita mediante la stessa configurazione dell'edificio, il cui salone centrale si comporta come un lampadario inverso che riflette all'interno la sorgente di luce esterna.
Anche la sicurezza delle persone diviene un tema architettonico, rendendo l'interno visibile dall'esterno e viceversa: il rapporto fra bancone, entrata e piazza realizza una interazione fra ambito interno ed esterno che permette a chi sta nel salone di vedere la piazza e da essa esse-re visto, sentendosi più sicuro. L'uso compositivo della prospettiva produce particolari effetti di campo che rendono complessa l'esperienza dello spazio, anche l'esterno viale di tigli, che incardina la piazza, presenta distorsioni prospettiche prodotte dalla convergenza/divergenza degli alberi allineati. Percorrendolo verso la fontana virtuale appare allungato, girando per tornare indietro appare più corto.
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