Ti trovi qui:Progetti // Istituzioni abitative // EDIFICIO RESIDENZIALE DIMOSTRATIVO ITEA A POZZACCHIO DI TRAMBILENO

EDIFICIO RESIDENZIALE DIMOSTRATIVO ITEA A POZZACCHIO DI TRAMBILENO

EDIFICIO RESIDENZIALE DIMOSTRATIVO ITEA A POZZACCHIO DI TRAMBILENO
  • Anno 1985
  • Luogo e Area Climatica Pozzacchio, Comune di Trambileno, Rovereto, Provincia Autonoma di Trento, lat 45°87’ N, altitudine 792 slm - clima temperato freddo
  • Progetto architettonico: SERGIO LOS;

  • Collaborazioni: SYNERGIA progetti, NATASHA PULITZER, SERGIO BONTORIN; Consulenza LORENZO AGNOLETTO, Università di Padova.

  • Questo progetto di Pozzacchio esemplifica, assieme a Porte, i consigli contenuti nel manuale del 1985, e ne rappresenta quindi un completamento, reso possibile dalla collaborazione del Servizio Energia con l'ITEA. Anche in questo caso il riferimento alla casa in linea è adattato a un versante rivolto a ovest e quindi con la facciata soleggiata trapezia che prospetta sul versante, parallela alla linea di massima pen-denza invece che alle isoipse. Questa situazione topografica influenza i contenuti ambientali e motiva un'organizzazione dello spazio, i contenuti organizzativi, basata sul "raumplan", con soggiorni più alti a sud e camere più basse a nord, in modo da mogliorare il soleggiamento dell'interno. Per rispettare le consuetudini abitative locali quasi tutti gli alloggi si trovano a contatto col terreno, anche se non sono case isolate bensì appartamenti.
    Il carattere regionale del sistema compositivo adottato proviene da uno studio svolto per il Servizio Energia, sull'intelligenza del clima locale che l'architettura rurale mostra incorporata nelle sue configura-zioni. I caratteri formali espressi non sono quindi riducibili a imitazioni stilistiche di edifici vernacolari, ma esemplificazioni di edifici tipici selezionati attraverso affidabili valutazioni prestazionali.

    Le sinergie perseguite in questo progetto integrando i contenuti ambientali con i contenuti organizzativi evidenziano un'articolazione interna dello spazio che distingue la fascia dei soggiorni alti un piano e mez-zo rivolta a sud e quella delle camere più basse rivolte a nord. L'assenza di captazione solare nella fascia nord doveva essere compensata dalla presenza di collettori ad aria che alimentavano le intercapedini delle pareti per fornire una climatizzazione radiante a tali ambienti. Nella facciata sud sono installati dei collettori solari a circolazione forzata dell'aria. Essi sono montati come qualsiasi rivestimento (assomi-gliano, per il vetro satinato e la piastra nera, a lastre di lavagna) sulle parti di parete lasciate libere dalle finestre. I canali per la circolazione dell'aria sono ricavati realizzando delle nervature sul lato posteriore del collettore che ne distanziano dal muro la piastra assorbitrice solidale col vetro. L'aria che si scalda circolando nei canali così ottenuti, viene condotta entro l'edificio, mediante opportune canalizzazioni che la conducono nelle intercapedini delle stanze non soleggiate. La climatizzazione radiante fornendo grandi superfici riscaldate consentono temperature relativamente basse, come quelle fornite dall'impianto solare. Insieme ai collettori ad aria, usati come rivestimento esterno, montati nella facciata soleggiata, vi sono altri collettori per l'acqua sanitaria installati sul tetto, la cui geometria a paraboloide iperbolico consente di raggiungere una inclinazione appropriata sia per la neve che per la captazione della radiazione solare.
    Anche qui come nell' edificio residenziale dimostrativo a Porte di Tambileno la realizzazione ha seguito solo parzialmente il progetto, è stato realizzato l'involucro, manca però l'impianto solare che avrebbe consentito di conseguire livelli di efficienza energetica più elevati.