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CASA MINCHIO

CASA MINCHIO
  • Anno 1969
  • Luogo e Area Climatica Pove del Grappa, Vicenza, Regione Veneto, Lat. 45°47’ N, Alt. 163 m slm, gg 2525 – clima temperato continentale
  • Progetto Architettonico: SERGIO LOS

  • Collaborazioni: NATASHA PULITZER

  • La casa si trova in un oliveto situato a mezza costa nelle colline affacciate sulla Valsugana. Il tema ricorrente in questo come in altri progetti è la testura dei muri paralleli sull'intero lotto a formare stanze interne ed esterne. La pendenza del terreno porta in questo caso al disegno dei muri in contrappunto che seguono moduli angolari specifici. Le direzioni delle murature seguono un tracciato tonale che racchiude i corpi edilizi e sostiene i vari terrazzamenti. La casa risulta così radicata nel luogo dove sorge, e tutto lo spazio è organizzato in modo da realizzare una grande continuità tra interno ed esterno. Il problema del sito viene trattato in maniera molto estesa con l'intento di verificare come si possa progettare una architettura che interpreti il paesaggio riordinandolo invece che sovrapponendovisi.

    Il sito collinare, influenza la composizione suggerendo il contrappunto dei quattro muri, correlati alla pendenza del terreno, che sostengono e delimitano tre grandi terrazzamenti disposti su più livelli, evocazione dei terrapieni che conformano i declivi destinati alle colture locali
    La facciata principale si rivolge al dolce panorama delle colline mentre gli spazi interni più raccolti si dispongono in modo da protendersi nelle diverse terrazze costruite lungo il pendio.
    Il problema del luogo viene trattato e analizzato in modo molto chiaro anche con l'intenzione di verificare un esempio di progettazione per un'architettura che possa quasi "restaurare" il paesaggio, invece di nasconderlo.

    Il sito collinare, influenza la composizione suggerendo il contrappunto dei quattro muri, correlati alla pendenza del terreno, che sostengono e delimitano tre grandi terrazzamenti disposti su più livelli, evocazione dei terrapieni che conformano i declivi destinati alle colture locali
    La facciata principale si rivolge al dolce panorama delle colline mentre gli spazi interni più raccolti si dispongono in modo da protendersi nelle diverse terrazze costruite lungo il pendio.
    Il problema del luogo viene trattato e analizzato in modo molto chiaro anche con l'intenzione di verificare un esempio di progettazione per un'architettura che possa quasi "restaurare" il paesaggio, invece di nasconderlo.